Origini e religioni
Chiamati anche trombe di lingua e hailers forti, i megafoni sono dispositivi acustici utilizzati per indirizzare la voce umana e amplificarla, caratterizzati dalla loro distintiva forma conica. Dire che lo strumento nasce nell’Antica Grecia é inesatto poichè esso compare in moltissime culture, separate tra loro nel tempo e nello spazio.
In Grecia, viene usato come maschera teatrale, utile per direzionare e amplificare la voce degli attori per far sentire anche le ultime file di spettatori, a quel tempo la pratica del teatro era considerato un vero e proprio rito religioso. I più antichi reperti risalgono al VI secolo a.C.
In varie popolazioni africane ma anche tra gli indiani d’America, viene invece usato durante i riti religiosi per aumentare il tono di voce e far si che lo sciamano riuscisse a comunicare con gli esseri superiori delle religioni.
Una figura importante nella storia di questo strumento è il gesuita e insegnante Athanasius Kircher che nel XVII secolo inventa l’antenato del megafono, da lui chiamato “tromba stentorofonica”, da Stentòreo, termine significante potente, tonante, energico. La funzione era probabilmente quella di diffondere più facilmente a più persone le celebrazioni religiose cristiane
Cinema e intrattenimento
A distanza di secoli, il megafono compare nelle mani dei registi per comunicare informazioni utili agli attori durante le scene; il primo tra tutti ad usarlo fu Cecil B. DeMille nel 1913. Si presentava ancora come un oggetto antico. Fu nel 1919, con Edwin S. Pridham che venne sviluppato il primo microfono elettronico e amplificatore, la prima volta che questo strumento fosse elettrico.
La forma assume una forma più snella e maneggevole e in più diventa un’unità portatile, tenuta in mano senza un amplificatore esterno. Infine, Shitetsu Kamimori, dimenticato inventore giapponese che nel 1951 brevettò un megafono, da lui chiamato “electric megaphone” praticamente identico nella forma rispetto a quelli di oggi.
Sicurezza ed esercito
Il campo della marina è uno di quelli in cui il megafono viene usato quasi subito (elettrico e non), perchè è fondamentale far arrivare gli ordini a grande distanza sovrastando il rumore delle onde e del vento. Altri campi simili sono quello della polizia e i vigili del fuoco.
Oppressione e libertà
Mentre prima, il megafono veniva usato per dare ordini al fine della sicurezza, esso può essere usato anche in maniera intimidatoria come più spesso accade durante le proteste sia nelle mani della polizia e dell’esercito, sia in quelle dei manifestanti che nella maggior parte dei casi combattono contro ingiustizie e abusi.
Nelle proteste il megafono sembra quasi d’obbligo, perché in fondo è proprio in questo modo che si riesce ad incitare i sentimenti delle persone. Alla fine il principio rimane sempre lo stesso: “viene ascoltato chi grida più forte”.